La depressione è una delle manifestazioni psichiche più comuni, annoverata tra i Common Mental Disorders (insieme ai disturbi ansiosi e ai disturbi di personalità) e la percentuale di persone affette sembra in aumento in tutto il mondo, tanto da influenzare i programmi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Se hai deciso di leggere queste righe è possibile che tu ti stia interrogando sui tuoi sintomi per verificare se ne stai soffrendo; oppure già sai di esserne affetto, ci stai lottando da tempo e stai cercando una soluzione per venirne fuori. La depressione ci fa stare male e vorremmo sbarazzarcene in fretta. Magari ti imbarazza parlarne, con familiari, amici o colleghi di lavoro. Per magra che possa sembrarti questa consolazione, ricordati che non sei solo: ogni giorno milioni di persone combattono con questa condizione.  


I sintomi di uno stato depressivo possono manifestarsi su diversi piani: pensieri, emozioni, comportamenti e sensazioni corporee. Dal punto di vista del pensiero la persona attiva un dialogo interno in cui si dice che non vale nulla; si sente fallita, in colpa, pensa di essere la causa del proprio fallimento e ripete a sé stessa che è inadeguata. Si auto punisce dicendosi che ha sbagliato tutto, che si merita di fallire, che è colpa sua. Pensa che gli altri, invece, siano persone migliori, capaci, adeguate. Vorrebbe sentirsi soddisfatta e appagata come loro ma crede che non ci riuscirà. Dal punto di vista emotivo, la persona depressa prova sentimenti di tristezza, colpa, inadeguatezza, rabbia rivolta verso sé. Prova un angoscioso vuoto che non riesce a riempire. Nulla ha più senso e il futuro appare nero, visto con sguardo pessimistico. Non riesce a godere di nulla, neppure di quelle cose o relazioni che un tempo le davano gioia. Sembra che la soddisfazione, il godimento, la spensieratezza e la leggerezza siano definitivamente scomparsi dalla propria vita. Da un punto di vista comportamentale, la persona depressa preferisce restare in casa in una giornata di sole, rinuncia a uscire con gli amici di un tempo, lascia cadere appuntamenti, occasioni di sviluppo personale, professionale e relazionale e si pone in un isolamento  chiuso che le impedisce di incontrare persone e fare nuove esperienze. 


Molto frequentemente, per lenire questi penosi vissuti inizia ad abusare di alcolici o altre sostanze, oppure si abbuffa per consolare un vuoto che non riesce a consolare. Arriva a pensare che non abbia più senso vivere e, nei casi più gravi, che sarebbe molto meglio morire. Sul piano fisico la persona depressa sperimenta un depauperamento della propria energia vitale, che sente scarsa o del tutto assente. I suoi movimenti diventano lenti, ogni movimento può diventare faticoso, a volte insormontabile, fino ad arrivare a rimanere nel proprio letto per tutto il giorno. Il volto appare spento, assente, la voce monotona. E' come se la vita (la vitalità) se ne fosse andata. La sessualità è appiattita, si svuota della sua passione e spesso viene rifiutata, non goduta e/o vissuta come un dovere a cui sottoporsi controvoglia. La passione di un tempo sembra svanita. La persona può sperimentare insonnia o ipersonnia, si abbuffa di cibo oppure lo rifiuta risolutamente.   


Chi vive accanto a una persona severamente depressa prova alternativamente sensi di impotenza e di rabbia. Cerca di scuoterla, di riattivare la sua vitalità, di stimolarla a riprendere contatti sociali, a mettersi in contesti stimolanti, a riprendere un lavoro; ma constata che ogni sforzo è destinato a naufragare nell'abisso oscuro della depressione della persona amata.