Terapia individuale

La terapia individuale è senza dubbio il tipo di terapia più frequente. E' un "luogo protetto", ove il paziente e il terapeuta portano avanti l'accordo terapeutico che hanno pattuito e che porta verso la realizzazione degli obiettivi concordati.

Comincia con l'ascolto  del disagio del paziente, ovvero della comprensione del tipo di sofferenza: in che cosa consiste il disagio? Quali sono i vissuti profondi che richiedono aiuto?  Da quanto tempo si sono verificati? Qual'è il contesto in cui tali disagi sono nati, e in che modo influiscono sulla qualità della vita di oggi? Qual'è il contesto relazionale, sociale o lavorativo in cui vengono maggiormente avvertiti? 

Che cosa si desidererebbe cambiare? Come ce la si immagina una vita diversa e come la si vorrebbe per sé stessi (e per le persone che ci vivono accanto)?


L'analisi e la risposta a questo tipo di domande porta gradualmente al consolidamento del cosiddetto "contratto terapeutico" tra paziente e terapeuta: una visione condivisa sul "dove si voglia arrivare e come".

Il proseguimento dell'analisi porta alla comprensione degli "stati dell'io" coinvolti e alla successiva ristrutturazione di quegli stati profondi che causano il disagio che avvertiamo oggi: il risultato conduce alla "decontaminazione dello stato dell'io Adulto" (che porta a sperimentare più autonomia, espressa in termini di spontaneità, intimità e consapevolezza) e alla "deconfusione dello Stato dell'Io Bambino" (la parte profonda della personalità che contiene ricordi, vissuti più o meno traumatici, emozioni  antiche, bisogni fondamentali e i desideri più autentici).